Verifiche di agibilità

Verifiche di agibilità e danno sismico

Immediatamente dopo il terremoto del 6 Aprile 2009, la valutazione dello stato delle strutture è stato effettuata da squadre della Protezione Civile tramite rapidi sopralluoghi, utilizzando la scheda AeDES [58], procedura consolidata da tempo. La valutazione di agibilità si ottiene mediante una matrice che assegna un livello di rischio (da elevato a basso), a seconda del danno osservato negli elementi strutturali, non strutturali e nelle fondazioni, nonché dal pericolo indotto da costruzioni adiacenti. Il risultato finale è un giudizio espresso tramite una scala di valori da A ad F, dove: A significa edificio agibile (colore verde), B edificio agibile con provvedimenti di pronto intervento (colore giallo), C parzialmente agibile (colore arancione), D non agibile con necessità di approfondimenti (colore oro), E non agibile (colore rosso), F non agibile per rischio esterno (colore blu). In caso di inagibilità, gli edifici devono essere evacuati.

Le ispezioni sistematiche di tutti i fabbricati residenziali, presenti nella zona interessata dal sisma, cominciarono due giorni dopo la scossa principale (8 Aprile 2009) nei comuni più colpiti. Per quanto riguarda L’Aquila, i sopralluoghi cominciarono nelle zone più periferiche meno danneggiate, per poi convergere nella “zona rossa” (rimasta quasi “off limits” per un lungo periodo di tempo) del centro storico. I dati del Dipartimento della Protezione Civile – DPC parlano di almeno 70000 edifici visitati. La classificazione finale relativa a tutti i comuni colpiti è riportata in Figura 20 e Tabella 5.

Per quanto riguarda il comune di Arsita, il centro storico è descritto dalla pianta e dall’ortofoto di Fig. 21. Il riepilogo degli esiti di agibilità è riportato in Fig. 22. Risulta evidente che soprattutto il centro storico presenta una percentuale elevata di edifici non agibili, a fronte di un’Intensità Macrosismica MCS valutata di grado VI (Tab. 2). Sebbene essa possa essere considerata di livello moderato, la combinazione di diversi fattori (principalmente elevata vulnerabilità delle strutture, particolari condizioni geologiche e topografiche) ha portato ad un danno diffuso non trascurabile (Fig. 23). Tutti questi aspetti saranno approfonditi nei documenti specifici previsti dal piano di ricostruzione.

Figura 20: Classificazione finale degli esiti di agibilità sui fabbricati pubblici/privati (fonte: Dipartimento della Protezione Civile – [DPC]).

Figura 21: Mappa e ortofoto del centro storico del comune di Arsita.

Tabella 5: Classificazione finale degli edifici ispezionati (Aprile 2010)

edifici privati

edifici pubblici

beniculturali

Esito A

52.0%

53.6%

24.1%

Esito B e C

15.9%

25.2%

22.2%

Esito E e F

32.1%

21.2%

53.7%

TOTALE

71,302 (100%)

2,219 (100%)

1,800 (100%)

fonte: Dipartimento della Protezione Civile – [DPC].

Figura 22: Classificazione finale degli esiti di agibilità per il centro storico di Arsita.

Figura 23: Alcune immagini del centro storico di Arsita dopo il terremoto.